Descrizione
De Castelli – Madia Yoroi ottone DeLabrè orbitale
De Castelli – Madia Yoroi ottone DeLabrè orbitale; Come le lamine in duro metallo identificano le corazze dei samurai, così le scaglie sulla pelle di questo mobile
contenitore ne connotano fortemente l’aspetto. Una forma dinamica, che riprende la forza evocativa di un arredo Déco, gioca tra l’essenzialità dell’ellisse e la ripetizione del modulo, in equilibrio tra minimalismo e meraviglia. Con struttura in rovere naturale e rivestimento nei metalli De Castelli, il secretaire si apre in modo inatteso: nasconde un ampio cassetto, ne cela altri due con apertura inclinata e sui lati due ante dalla forma ricurva.
Alessandro Masturzo
Laureato in Disegno Industriale allo IUAV, nel 2009 fonda il proprio studio di industrial design. Sempre alla ricerca di contaminazioni trasversali e nuovi campi di verifica per il suo metodo progettuale, negli anni progetta prodotti di svariate tipologie per noti marchi del design. I suoi lavori, che spaziano da piccoli utensili al food design, vengono esposti in diverse mostre e pubblicati in autorevoli riviste nazionali e internazionali. All’attività di progettista affianca l’insegnamento.
De Castelli
Fedele alla scelta di restituire al metallo un ruolo privilegiato nella sperimentazione progettuale. De Castelli innesta in processi tipicamente industriali la matrice di un pensiero e di un fare artigianale che porta a esiti del tutto inediti. L’incontro con il design sollecita un approccio al materiale fondato sul rispetto delle sue possibilità. Nello specifico anche in quelle più nascoste, che emergono via via in una collezione di prodotti seriali e al tempo stesso unici. Ogni progetto, superficie o oggetto, anche nella ripetizione della forma, è un atto creativo in sé, che incorpora un patrimonio di competenze e di ricerca in costante evoluzione.
Si ribalta così l’equazione che confina la freddezza del metallo ai margini dei progetti di arredo, per riportare ferro, ottone e rame, nelle loro molteplici variazioni e finiture, al centro di una scena completamente rinnovata, dove splendono finalmente di luce propria.