Descrizione
Molteni – Poltrona outdoor D.150.5 tessuto cat.B
Molteni – Poltrona D.150.5 outdoor tessuto cat.B; I temi che identificano la Collezione Landmark le linee curve e avvolgenti della struttura in massello di teak e il motivo intrecciato trama ordito in macro scala permangono nella poltrona e, grazie alle proporzioni più compatte, diventano ancora più chiari ed espressivi.
Lo schienale curvilineo è come un abbraccio che avvolge l’utente, esaltando l’idea di un comfort protettivo e accogliente. Così come negli elementi componibili del divano, lo schienale può avere l’intreccio in teak o in poliuretano EVA nella tonalità verde oliva. Come nei divani, la cuscinatura di seduta garantisce un confort avvolgente.
Gio Ponti
Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è considerato uno dei maestri dell’architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo.
Alle grandi opere architettoriniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico. Gio Ponti, promotore dell’industrial design italiano, propone la produzione in serie nell’arredo d’interni come soluzione “sofisticata”, economica, “democratica” e moderna.
Molteni&C cura un progetto di riedizione di mobili e arredi disegnati da Gio Ponti, alcuni originariamente prodotti proprio per queste abitazioni private o comunque per piccole serie. Dopo un lungo percorso di ricerca, selezione e studio dei prototipi, La collezione viene presentata in occasione del Salone del Mobile 2012, grazie alla collaborazione e all’accordo firmato in esclusiva con gli eredi Ponti e alla direzione artistica dello Studio Cerri & Associati.
Molteni
Molteni; Angelo Molteni, classe 1912, inizia la sua attività imprenditoriale a Giussano, oggi provincia di Monza e Brianza, distretto del mobile. La sua bottega artigianale diventa, in poco tempo, sinonimo di prodotto di alta qualità.
Nel 1955 l’azienda partecipa alla prima “Mostra Selettiva – Concorso Internazionale del Mobile” di Cantù, con un progetto dell’architetto svizzero Werner Blaser, allievo di Alvar Aalto e assistente di Ludwig Mies van der Rohe, che vince il primo premio. Il cassettone, con il giunto geometrico a tripla forcella, è il primo prototipo di mobile moderno. Gli anni 60 iniziano nel miglior dei modi, infatti Angelo Molteni è nel comitato fondatore del primo Salone del Mobile di Milano, che inaugura il 24 settembre 1961 con grande successo di pubblico. Questo è il decennio della rivoluzione: in pochi mesi, si converte la produzione dal classico al moderno, per realizzare mobili ben disegnati, pensati per la serie. Luca Meda, allievo della Scuola di Ulm, è l’uomo della rivoluzione, suoi i contenitori Iride presentati al Salone del Mobile nel 1968.
Dagli anni 70 fino ad oggi, Molteni cresce, si rinnova e concretizza in maniera definitiva il proprio valore, e lo stile indiscusso nel panorama mondiale.
Nasce moltenigroup.com, l’indirizzo web del nuovo sito del Gruppo Molteni. Parole chiave sono narrazione, ispirazione, contemporaneità dei brand Molteni&C e Dada.
A partire da aprile 2016 l’architetto e designer belga Vincent Van Duysen è nominato direttore creativo dei brand Molteni&C e Dada. Dopo il successo della collezione di armadi Gliss Master la nuova collaborazione ha come focus il coordinamento dell’immagine e il concept retail.