Barovier & Toso
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Barovier & Toso; I Barovier (citati anche come Beroverius, Boroverius, Beroviero, Beroero, Berodero e Broio) erano una famiglia di probabili origini trevigiane, sebbene il cognome potrebbe derivare da Berry, regione francese da cui provenivano numerosi soldati di ventura.
Dopo aver trascorso un periodo a Castelfranco, passarono a Murano dove sin dalla metà del Duecento è documentato un Antonio di professione phiolarius (soffiatore di fiale, cioè bottiglie). Vetraio fu anche il figlio Simone, ricordato in scritti del 1310.
Poco più tardi è citato un altro Antonio e suo fratello Bartolomeo; quest’ultimo dovette essere un personaggio di spicco nell’industria vetraria muranese, tant’è che in un atto del 1348 è definito Phiolarius principalis.
Nel 1926 Ercole Barovier, figlio di Benvenuto, assume la direzione artistica dell’azienda, che nel 1942, si fonde con le vetrerie F.lli Toso. Ercole inventò la nuova tecnica della colorazione a caldo senza fusione del vetro.
L’azienda, è tutt’ora leader nella produzione dell’originale vetro di Murano, ed è divenuta sinonimo di qualità in tutto il mondo.