Descrizione
Bonaldo – Tavolo Cop
Bonaldo – Tavolo Cop; Se nella quotidianità le tavole si animano di oggetti che ne imbandiscono la superficie, in Cop il piano d’appoggio è come uno specchio d’acqua, dove questi stessi oggetti vengono capovolti e ne costituiscono l’inedita base. Elementi stilizzati ispirati a bottiglie, calici preziosi e coppe di champagne, di forme diverse e immediatamente riconoscibili pur nella loro posizione inusuale.
Il top è l’elemento neutro ma al tempo stesso la linea di demarcazione di un mondo che si riflette. Linee plastiche e un’attenta ricerca formale per un tavolo destinato a unire le persone e le idee. La base di Cop è in metallo verniciato a tinta unita oppure in una combinazione colore, o ancora nelle finiture brunito, ottone opaco o rame opaco. Il piano invece, fisso, può essere a botte oppure rotondo.
Roberto Paoli
Un’interessante sperimentazione è alla base della collaborazione tra Roberto Paoli e Bonaldo iniziata nel 2014. L’architetto e interior designer porta nell’azienda un contributo focalizzato su uno stile progettuale in cui il processo creativo si miscela alla consolidata conoscenza tecnica e prestazionale dei materiali. Insieme a Bonaldo, Paoli si misura su oggetti di forte ricerca formale, sperimentazione e innovazione. Il tavolo Cop di Paoli, presentato al Salone del Mobile 2017, è stato premiato con il prestigioso “Good Design Award”.
Bonaldo
Siamo nel 1936 e Giovanni Vittorio Bonaldo inizia l’attività specializzandosi nella lavorazione di metalli utilizzati nel settore dell’arredamento.
E’ in questo contesto che si sviluppa una notevole abilità manuale e una profonda conoscenza delle tecniche e dei materiali. Questo patrimonio di abilità rappresenta “il punto di partenza” per la storia dell’azienda.
Il 1958 coincide con la fase iniziale dell’attività industriale: l’azienda si dedica alla produzione di letti in ferro, reti da letto e materassi. E’ una tipologia di prodotto che consente all’azienda di sviluppare un patrimonio di conoscenze e di modalità operative decisive per la sua affermazione.
Il 1996 è l’anno dei primi premi internazionali. Infatti La sedia pieghevole Più, disegnata da Chiaramonte e Marin, vince il Young & Design Award.
Altro prodotto iconico la sedia Poly, disegnata dall’archistar egiziano Karim Rashid, grazie al suo design geometrico, giovane e originale vince numerosi premi.