Descrizione
Davide Groppi – Sistema Mira Endless 3000K nero opaco
Davide Groppi – Sistema Mira Endless 3000K nero opaco; Mira di Omar Carraglia per Davide Groppi è una lampada da parete Led con riflettore orientabile. E’ realizzata in metallo. Il nostro programma di lampade da parete è pensato per offrire la luce come servizio. Prismi, volumi, elementi puri, che vivono in qualsiasi tipo di spazio.
Un nastro conduttore e adesivo che può essere disposto a piacimento su pareti e soffitti per alimentare i nostri modelli. Endless fa parte della collezione Sistemi.
Il sistema ideato e brevettato dal nostro Team per portare “differenza di potenziale” dove si desidera in modo grafico e digitale. È l’idea di considerare le pareti e i soffitti come circuiti elettronici per posizionare gli apparecchi illuminanti con la massima libertà. Il sistema è dotato di vari accessori di alimentazione e derivazione.
Omar Carraglia
La collaborazione di Carraglia con Davide Groppi e il suo studio ha prodotto un’ampia varietà di design che sono tuttavia caratterizzati da una costante lucentezza e modernità.
Stretta e mirata, con una linea pulita e contrasti geometrici definiti, la famiglia di lampade Mira 2012 di Carraglia modella e definisce il fulcro di ogni spazio, mentre le sue lampade da terra ABA 120 e ABA 45 da tavolo danno un senso di novità a una forma classica.
Inoltre, la giocosità è un’altra qualità essenziale di molti dei design di Carraglia. Questo intrinseco senso di divertimento può essere visto dalla stravagante Imu, una lampada da esterno a forma di casetta per uccelli dai colori vivaci, al ironico Charles, che evoca la teoria darwiniana tracciando l’evoluzione della lampadina in un’unica parete apparecchio, alla lampada da terra Mister 2013 di Carraglia, una risposta e un complemento alla sua sospensione Miss del 2006.
Pigreco, la nuova lampada da tavolo lanciata da Davide Groppi nel 2019, svela alcune intriganti nuove scelte di Omar Carraglia. Il più notevole è l’inclusione di una base in legno naturale, che conferisce calore e terrosità alla lampada, che a sua volta è una sfera di vetro parzialmente smerigliato. Pigreco evoca le forme morbide e arrotondate dei modelli Cathode e Light My Fire di Carraglia, ma si fonde con il suo fascino per la precisione nella perfezione di una sfera.
Davide Groppi
Dalla fine degli anni Ottanta, partendo da un piccolissimo laboratorio nel centro storico di Piacenza, Davide Groppi inventa e produce lampade con il marchio omonimo.
Con il tempo, l’indipendenza creativa e imprenditoriale gli ha permesso di sviluppare progetti originali e riconoscibili, distribuiti in tutto il mondo.
Progetti che arrivano dal cuore e dal cervello, intuizioni che affiorano da un certo modo di essere e di pensare, dove semplicità, leggerezza, emozione, invenzione e stupore sono gli elementi fondamentali.
Le lampade di Davide Groppi nascono dall’esigenza di dare forma ad una necessità o ad un significato.
Le sue ispirazioni sono l’arte, il ready-made, la magia, la voglia di fare le cose con le mani o semplicemente il desiderio di giocare e scherzare con la luce.
La luce, per Davide Groppi, è una meravigliosa occasione per sedurre ed emozionare.
Da sempre Davide Groppi lavora con un affiatato gruppo di collaboratori, con i quali condivide tutte le idee. Nel corso della sua pluriennale attività, Davide Groppi ha sviluppato progetti e allestimenti insieme a varie aziende di design . Innumerevoli sono i lavori in giro per il mondo: abitazioni, negozi, musei.
Significative l’attività nel settore dell’ospitalità. Il lavoro di Davide Groppi è stato più volte riconosciuto attraverso pubblicazioni e premi. Ricordiamo il premio Edida, nel 2011, per la lampada Sampei; il Premio Design Plus, nel 2014, per la lampada Neuro; il doppio XXIII ADI Compasso d’Oro, nel 2014, per le lampade Nulla e Sampei; la Menzione d’Onore Compasso d’Oro ADI a Tetatet, nel 2016. Il premio ADI Compasso d’Oro è considerato il più storico e prestigioso premio di design al mondo.
Da Giugno 2019, Sampei illumina lo Studio alla Vetrata del Presidente della Repubblica, nell’ambito del progetto “Quirinale Contemporaneo”.
