Descrizione
De Castelli – Madia Marea 190×45 4 ante Ottone DeMarea
De Castelli – Madia Marea 190×45 4 ante Ottone DeMarea; Sulla pelle mutevole del metallo con cui sono composte le forme rigorose di questi mobili contenitori, si disegnano una sull’altra le tracce del tempo. Come la marea lascia il segno, onda dopo onda, anche qui la mano dell’artigiano ha lasciato la sua traccia. Ossidazione dopo ossidazione, fino ad ottenere un effetto pittorico che somiglia all’erosione dell’acqua sul materiale. A metà tra oggetto di design e opera d’arte, ogni pezzo della collezione, composta da cassettiera, madia e cabinet. Tutto rappresenta un unicum grazie ad una finitura ottenuta completamente a mano che sembra trasformare la superficie metallica in delicato acquerello.
Zanellato/Bortotto
Nel 2013, dopo aver conseguito la laurea presso l’Università IUAV di Venezia e l’ECAL di Losanna, Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto fondano lo studio Zanellato/Bortotto, con sede a Treviso. Nello stesso anno presentano il loro primo progetto al Salone Satellite di Milano. La collezione, che prende il nome di “Acqua Alta”, rende omaggio a Venezia.
Questo momento segna l’inizio della loro lunga e costante ricerca sul rapporto tra i luoghi e il passare del tempo, una connessione analizzata attraverso la reinterpretazione delle tecniche artigianali tradizionali. Lo studio collabora con aziende italiane e internazionali. Le sue opere sono state esposte in diverse gallerie e istituzioni come il MAXXI di Roma, il Triennale Design Museum, il Poldi Pezzoli Museum di Milano, la Somerset House e la Aram Gallery di Londra. Nel 2015, sono stati nominati da Elle Décor Italia come Young Talent of the Year.
L’anno successivo hanno ricevuto il premio NYXxDESIGN per la rivista americana Interior Design e il Red Rot Design Award per il loro progetto “Storie per Cedit”. Nel 2018 gli è stato conferito il Good Design Award per la sedia Bix per B-line.
De Castelli
Fedele alla scelta di restituire al metallo un ruolo privilegiato nella sperimentazione progettuale. De Castelli innesta in processi tipicamente industriali la matrice di un pensiero e di un fare artigianale che porta a esiti del tutto inediti. L’incontro con il design sollecita un approccio al materiale fondato sul rispetto delle sue possibilità. Nello specifico anche in quelle più nascoste, che emergono via via in una collezione di prodotti seriali e al tempo stesso unici. Ogni progetto, superficie o oggetto, anche nella ripetizione della forma, è un atto creativo in sé, che incorpora un patrimonio di competenze e di ricerca in costante evoluzione.
Si ribalta così l’equazione che confina la freddezza del metallo ai margini dei progetti di arredo, per riportare ferro, ottone e rame, nelle loro molteplici variazioni e finiture, al centro di una scena completamente rinnovata, dove splendono finalmente di luce propria.