Descrizione
Driade – Pouf Arcad3![](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAAAAACH5BAEKAAEALAAAAAABAAEAAAICTAEAOw==)
Driade – Pouf Arcad3; Pouf realizzato in due parti separabili tra loro per consentire l’accesso al contenimento ricavato nella base di appoggio a terra. La seduta è realizzata in poliuretano integrale morbido colorato in massa nelle varianti nero, rosso e blu. La base di appoggio è realizzata in polietilene colorato in massa nelle varianti nero, rosso e blu. Possibilità di
aggiungere alla base di appoggio delle ruote pivottanti per spostare facilmente il pouf. Uso interno/esterno.
Pow3r
Pow3r, all’anagrafe Giorgio Calandrelli, è un Pro Player in forza ad uno dei più prestigiosi team di e-sports internazionali, Fnatic. Pioniere nell’utilizzo di Twitch in Italia, ad oggi ha il più grande canale di streaming sulla piattaforma.
Driade
Driade è un laboratorio estetico alla continua ricerca della bellezza nell’abitare. Il vasto catalogo Driade comprende mobili per la casa, il giardino e gli spazi collettivi. Sono oggetti d’arte e d’uso quotidiano, anime che si fondono armonicamente. Questo costituisce l’unicità della proposta Driade nel mondo del design. Il laboratorio estetico nasce dal desiderio di introdurre sperimentazione nella serializzazione del prodotto industriale. La ricerca della creatività in ogni prodotto costituisce il senso stesso dell’impresa.
Driade dà così vita a prodotti dagli attributi unici: eclettici, stravaganti ma al tempo stesso eleganti, senza tempo e soprattutto gioiosi. In questa alchimia di linguaggi e sensazioni ciascuno trova una Driade che gli assomiglia. L’arte dell’abitare è basata sul concetto che l’eclettismo, il mélange di culture, curiosità e sorpresa rappresentino la vera essenza della nostra epoca. una predisposizione all’ascolto, uno stato di allerta, un’attenzione a registrare i segni provenienti dall’esterno e a tradurli poi in creazioni quotidiane. Inoltre questo rendersi permeabile alle differenze fa del progetto Driade una proposta di grande attualità aperta al futuro. Nega l’appiattimento della globalizzazione, ma ne intuisce la vitalità e la freschezza derivante dalla moltiplicazione dei luoghi di sviluppo delle idee.