Descrizione
Fontana Arte – Lampada a Sospensione Parola ambra
Fontana Arte – Lampada a Sospensione Parola ambra; Nella lampada Parola, disegnata da Gae Aulenti e Piero Castiglioni nel 1980, convivono in un solo oggetto tre diverse tipologie e lavorazioni del vetro: soffiato, naturale e cristallo naturale. Rappresenta un modello esemplare di integrazione tecnica fra artigianato e industria.
Gae Aulenti e Piero Castiglioni
Si laurea nel 1953 al Politecnico di Milano e dal 1956 esercita l’attività professionale a Milano, dedicandosi alla progettazione architettonica, all’interior e all’industrial design, nonché alla scenografia teatrale. Nel 1979 viene chiamata alla direzione artistica di FontanaArte, azienda per la quale ha anche progettato intramontabili lampade e oggetti d’arredo ancora oggi a catalogo. In particolare: la lampada Giova (1964), il Tavolo con ruote (1980) e il tavolo Tour (1993). Insieme a Piero Castiglioni ha progettato la famiglia di lampade Parola (1980), le lampade da parete Diamante (1986) e Calle (1988), e il faretto Diastema (1994).
Pietro Maria Castiglioni, detto Piero, si laurea in architettura nel 1970 a Milano, dove vive e lavora dedicandosi, quasi esclusivamente alla progettazione illuminotecnica abitazioni private, showrooms, gallerie d’arte, musei, centri commerciali e sportivi, alberghi, uffici, illuminazione pubblica e di esterni – e all’attività di docenza presso l’Università di Ginevra, la Domus Accademy e il Politecnico di Milano. Dal 1973 al 1979 é contitolare dello studio in Via Presolana con il padre Livio: lavorano per la progettazione dell’illuminazione in ambito pubblico e privato. Gli apparecchi illuminanti, sono realizzati artigianalmente, nello studio.
Il sistema “Scintilla”, prodotto da FontanaArte dal 1983, è frutto dell’esperienza acquisita in questi anni, alla quale ha fatto seguito il design di apparecchi per l’illuminazione per diverse aziende. Per FontanaArte ricordiamo tra gli altri: Parola, Canna, Calle, Nina, Edy, Sillaba, Palio. Dagli anni 80 la collaborazione con architetti internazionali, porta a grandi viaggi e alla progettazione dell’illuminazione per importanti complessi architettonici.
Fontana Arte
Fontana Arte; l’ illuminazione può essere la discriminante che consente di cambiare l’aspetto della casa, senza fare modifiche sostanziali agli ambienti. Le luci soffuse, ad esempio, sono in grado di creare un’atmosfera calda e accogliente. Le luci fredde e dirette sono adatti per ambienti dove si svolgono delle attività, ad esempio la cucina o il bagno. L’incidenza della luce è data, oltre che dalla sua intensità, anche dalla posizione e dalla tipologia. per semplificare, basti pensare alla differenza tra l’illuminazione offerta da un lampadario e quella di un faretto direzionale.
L’illuminazione è anche design, numerosi brand consentono di unire la funzionalità all’estetica, rendendo lampade, applique e faretti dei veri e propri complementi di arredo. Fra questi c’è FontanArte, che ha segnato la storia del Lighting Design.
L’origine della storia di FontanaArte è datata 1931, con Bilia ideata da Gio Ponti: una sfera in equilibrio, su un cono che fa da base. FontanaArte produce idee che diventano luce, proprio per questo sono diventate icone. Basti pensare a Luminator, prima lampada alogena a luce indiretta creata nel 1932; Fontana di Max Ingrand del 1954; il Pirellone di Gio Ponti del 1967 o Giova di Gae Aulenti, del 1964.
In oltre 80 anni di attività, il brand ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Compasso d’oro alla carriera nel 1998, assegnato dall’ADI – Associazione per il Design Industriale: “grazie alla collaborazione con progettisti diversi, abbia saputo creare un vivace clima creativo che ha riqualificato uno dei nomi storici del design italiano”.