Descrizione
Lalique – Scultura Victoire cristallo trasparente
Lalique – Scultura Victoire cristallo trasparente; Nel 1925, René Lalique iniziò a progettare trenta mascotte automobilistiche per adornare i veicoli dell’epoca. Originariamente realizzata in vetro, la mascotte di Victoire è una delle figurine più sorprendenti.
Progettata nel 1928, Victoire è una storia di pace, creata per commemorare il decimo anniversario dell’armistizio dell’11 novembre 1918 della prima guerra mondiale. La suggestione della velocità e del movimento è evidente nel bellissimo volto di Victoire. La combinazione artistica di finitura satinata, cristallo trasparente e luce dà vita a Victoire.
Lalique
Il nome Lalique evoca la brillantezza dei gioielli, la meraviglia della trasparenza e la brillantezza del cristallo. Prima di diventare un marchio, era il nome di un uomo, un artista di genio, René-Jules Lalique e dei suoi eredi che hanno condiviso la sua fiamma creativa.
René Lalique è nato ad Aÿ-en-Champagne nella regione della Marna in Francia. Alcuni anni dopo, la famiglia Lalique si trasferisce a Parigi, ma continuò a trascorrere le vacanze in Aÿ. René Lalique rimase profondamente legato al suo luogo di nascita per tutta la vita.
Nel 1887 aprì un’attività in Rue du Quatre-Septembre. Già nel 1888 progettò i suoi primi Parure in oro finemente battuto ispirati all’antichità e al giapponismo, rompendo la tradizione della gioielleria con l’inserimento di materiali innovativi nei suoi pezzi.
Nel 1888, registrò il suo timbro “RL” e incise i pezzi unici creati nel suo laboratorio con queste lettere.
Dal 1922, le creazioni di Lalique sono prodotte a Wingen-sur-Moder, nel cuore dei Vosgi settentrionali, in un ambiente verde lussureggiante accanto a un villaggio di circa 1600 anime. È qui che il materiale scintillante si cristallizza in un continuo balletto di fuoco orchestrato da generazioni di mani esperte.
Il primo forno nello stabilimento di Wingen-sur-Moder, fondatore dell’azienda, è stato acceso cento anni fa. Sebbene la fabbrica sia stata costantemente modernizzata nel corso degli anni – in particolare dal 2008, con Silvio Denz – le tecniche degli artigiani sono rimaste invariate: il materiale viene lavorato a mano, viene modellato, il cristallo fuso viene «raccolto» come il miele, e pressato o soffiato. Una volta raffreddato, viene tagliato, levigato e lucidato.
Questo è il marchio degli artigiani Lalique: la famosa finitura satinata del cristallo, che genera un effetto che combina luce e ombra. Lo stesso anno, Wingen-sur-Moder è stato premiato con l’etichetta “Ville et Métiers d’Art”.