Descrizione
Venini – Vaso Veronese cristallo rosso
Venini – Vaso Veronese cristallo rosso; Soffiato per la prima volta nel 1921 grazie all’intuizione del direttore artistico di Venini dal 1921 al 1925: il pittore Vittorio Zecchin. L’artista si inspirò a un dipinto del 1580 di Paolo Veronese “L’Annunciazione della Vergine”, per creare quest’opera in vetro che ottenne un grande successo, tanto da divenire il logo dell’azienda e da restare, nel tempo, un’icona dell’azienda.
Vittorio Zecchin
Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia, Vittorio Zecchin ha presentato alla Biennale del 1914 una serie di vetri realizzati presso la vetreria Barovier assieme al pittore Teodoro Wolf Ferrari. Durante la guerra del 1915 – 1918 ha allestito un laboratorio d’arazzi in un ex convento di Murano. E, in quegli stessi anni, ha esposto le sue opere – vetri artistici, arazzi, ricami e dipinti alle Biennali di Venezia, Milano, Roma, Monza, Torino, Parigi. Oltre a insegnare la materia del vetro alla scuola Abate Zanetti di Murano.
Dal 1921 al 1925 è stato direttore artistico della società “Vetri Soffiati Muranesi Cappellin Venini & C.”, diventando uno dei massimi protagonisti e innovatori dell’arte vetraria muranese.
Venini
ACQUA: una formula eccezionale e irripetibile che definisce tutta l’esistenza di VENINI nel panorama del vetro di Murano.
Arte: innumerevoli sono gli artisti che hanno collaborato e che collaborano con VENINI, arrivando da tutti i luoghi del mondo per incontrare il fascino misterioso della Fornace. A ogni loro visita corrisponde un’intensa contaminazione fra artigianalità, antico patrimonio di Murano, design d’avanguardia e creatività più pura. Un’avventura continua che è l’identità stessa di VENINI.
Colore: immensa varietà di sfumature in continua evoluzione: la tavolozza dei 125 colori VENINI è espressione del ricco patrimonio artistico culturale per cui la Fornace non ha rivali, anche nella realtà muranese. Ciascuna tonalità ha origine da una specifica ricetta, che è frutto di una complessa sperimentazione cromatica.
Qualità: maestri vetrai si uniscono ad artisti di talento nel creare opere di vetro soffiato e lavorato a mano. Smaniosi di trovare la perfezione nella progettazione e realizzazione, infrangono sul pavimento della Fornace tutto ciò che non corrisponde ai suoi altissimi valori di bellezza. E ripartono nuovamente da zero.
Unicità: in VENINI esiste un Genius Loci che dà vita a un modo diverso e personalissimo di considerare il vetro e la sua lavorazione. Un punto di vista alternativo che rende esclusiva ogni creazione e arricchisce la già consolidata tradizione muranese.
Artigianalità: dal 1921 la Fornace di VENINI trasforma infatti la preziosa sabbia silicea in lava di vetro, che viene poi soffiata e lavorata a mano in un perfetto equilibrio tra tecniche tradizionali, arte e design contemporanei. Un Made in Murano che è infatti frutto di un sapere secolare.