Descrizione
Fontana Arte – Lampada da terra Parola ambra
Fontana Arte – Lampada da terra Parola ambra; Nella lampada Parola, disegnata da Gae Aulenti e Piero Castiglioni nel 1980, convivono in un solo oggetto tre diverse tipologie e lavorazioni del vetro: soffiato, naturale e cristallo naturale. Rappresenta un modello esemplare di integrazione tecnica fra artigianato e industria.
La Parola è nata d’istinto come una sorta di compendio delle tecnologie del vetro. Adotta, infatti, tre tipi di vetro per tre funzioni differenti: appoggio, struttura e diffusione della luce.
Il vetro in lastra serve per la base, il vetro Pirex (un semilavorato molto resistente e facilmente lavorabile) per lo stelo e una boccia in vetro soffiato per diffondere la luce (un omaggio alla tecnica tradizionale del vetro di Murano).
Fontana Arte
illuminazione può essere la discriminante che consente di cambiare l’aspetto della casa, senza fare modifiche sostanziali agli ambienti. Le luci soffuse, ad esempio, sono in grado di creare un’atmosfera calda e accogliente. Le luci fredde e dirette sono adatti per ambienti dove si svolgono delle attività, ad esempio la cucina o il bagno.
L’illuminazione è anche design, numerosi brand consentono di unire la funzionalità all’estetica, rendendo lampade, applique e faretti dei veri e propri complementi di arredo. Fra questi c’è FontanaArte, che ha segnato la storia del Lighting Design.
L’origine della storia di FontanaArte è datata 1931, con Bilia ideata da Gio Ponti: una sfera in equilibrio, su un cono che fa da base. FontanaArte produce idee che diventano luce, proprio per questo sono diventate icone. Basti pensare a Luminator, prima lampada alogena a luce indiretta creata nel 1932; Fontana di Max Ingrand del 1954; il Pirellone di Gio Ponti del 1967 o Giova di Gae Aulenti, del 1964.
In oltre 80 anni di attività, il brand ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Compasso d’oro alla carriera nel 1998, assegnato dall’ADI – Associazione per il Design Industriale: “grazie alla collaborazione con progettisti diversi, abbia saputo creare un vivace clima creativo che ha riqualificato uno dei nomi storici del design italiano”.